AUGURI per la festa del papà, agli amici dei blog, ai mariti che stanno vicino alle proprie mogli. Grazie alla mia dolce metà, che mi aiuta sempre, nelle giornate grige e in quelle migliori. Ti voglio bene. ♥ AUGURI lassù nel cielo, al mio papà che manca da troppi anni, che non ha conosciuto nè mio marito nè mio figlio....
AUGURI a noi cittadini italiani, che stiamo combattendo con questa pandemia terribile.
Restiamo a casa.... sarà ancora molto lunga.... e questa epidemia ci cambierà la vita.
Vi dedico queste parole che mi sono arrivate su whatsapp, e ho pianto!!!!
"Era l'11 marzo del 2020, le strade erano vuote, i negozi chiusi, la gente non usciva più...
Ma la primavera non sapeva nulla. Ed i fiori continuavano a sbocciare. Ed il sole a splendere, tornavano le rondini, e il cielo si colorava di rosa e di blu...
La mattina si impastava il pane e si infornavano i ciambelloni...
Di sera diventava buio sempre più tardi, e la mattina la luce entrava presto dalle finestre socchiuse...
Era l'11 marzo del 2020, i ragazzi studiavano connessi, era l'anno in cui si poteva uscire solo per fare la spesa...
Dopo poco chiusero tutto, anche gli uffici, l'esercito iniziava a presidiare le uscite e i confini. Non c'era più spazio per tutti negli ospedali, la gente si ammalava... Ma la primavera non lo sapeva e le gemme continuavano ad uscire...
Era l'11 marzo del 2020, tutti furono messi in quarantena obbligatoria... i nonni, le famiglie, i giovani e allora la paura diventò reale e le giornate sembravano tutte uguali... Ma la primavera non lo sapeva e le rose tornarono a fiorire.
Si riscoprì il piacere di mangiare tutti insieme... di scrivere lasciando libera l'immaginazione, di leggere volando con la fantasia, ci fu chi imparò una nuova lingua, chi si mise a studiare, chi riprese l'ultimo esame che mancava alla tesi, chi capì di amare davvero, chi smise di scendere a patti con l'ignoranza, chi chiuse l'ufficio e aprì un'osteria con solo otto coperti, chi lasciò la fidanzata per urlare al mondo l'amore per il suo migliore amico.
Ci fu chi diventò dottore per aiutare chiunque un domani ne avesse avuto bisogno... fu l'anno in cui si capì l'importanza della salute e degli affetti veri... l'anno in cui il mondo sembrò fermarsi, e l'economia andare a picco... Ma la primavera non lo sapeva e i fiori lasciarono il posto ai frutti.
E poi arrivò il giorno della liberazione, eravamo alla TV e il primo ministro disse a reti unificate che l'emergenza era finita... e che il virus aveva perso. Che gli italiani tutti insieme avevano vinto.
E allora uscimmo per strada con le lacrime agli occhi, senza mascherine, senza guanti.
Abbracciando il nostro vicino come fosse nostro fratello... e fu allora che arrivò l'estate, perchè la primavera non lo sapeva, ed aveva continuato ad esserci:
Nonostante tutto, Nonostante il virus, Nonostante la paura, Nonostante la morte, perchè la primavera non lo sapeva ed insegnò a tutti: LA FORZA DELLA VITA".