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Ormai sono diventate "famose".... sono le bacche di Goji. Vediamo a cosa servono:
Arrivano dal Tibet (Lycium Barbarum), dalla famiglia delle solanacee. Si tratta di un arbusto che può raggiungere i 3 metri di altezza, i frutti si raccolgono nel periodo tra luglio e ottobre. Occorre prestare attenzione al processo di essiccamento, le migliori sono quelle disidratate al sole. Non devono essere irrorate con pesticidi o fertilizzanti chimici, e non devono essere lavorate industrialmente, quindi sottoposte a risciacqui che provocano ossidazione con conseguente perdita delle proprietà.
Il frutto è il più potente antiossidante conosciuto. Contiene più vitamina C delle arance, più vitamina B1 e B3 del lievito ed è ricco di polisaccaridi. Contiene più calcio dei broccoli ed è una preziosa fonte di betacarotene. Contiene zinco e 11 minerali essenziali, vitamine B1, B2, B6, C, E.
Acidi grassi essenziali, tra cui gli Omega 3, 6 e 9.
Potenziano il sistema immunitario, proteggono il corpo dagli agenti inquinanti, migliorano la vista, depurano il fegato (cromo e germanio), rallentano l'invecchiamento, sono energizzanti, usati dagli sportivi, per le persone stressate, ai convalescenti... Fluidificano il sangue e migliorano la circolazione. hanno una buona attività probiotica, utile alla flora batterica intestinale. Possono aiutare nelle malattie degenerative, nei tumori e nell'Alzheimer.
Bastano 1-2 cucchiai al giorno. Si possono aggiungere a yogurt, macedonie, insalate, ecc.
Ciao Ale,
RispondiEliminaconosco bene la bacche di goji perchè conoscevo una persona fissata con la line che si nutriva solo ed esclusivamente di queste bacche. Ora, lei era esagerata, però, come dici tu (qualcuna nello yogurt...) male non fa, anzi ;)
Un abbraccio e buona giornata
ormai cerco cure naturali, tanto i farmaci non mi fanno niente.... Buona serata cara Audrey, a presto.
EliminaCiao Ale, ho letto qualcosa in giro di queste bacche ma non le ho mai assaggiate. Da provare. Grazie del consiglio. Buona settimana. NI
RispondiEliminanon sono male.... Ciao a presto.
EliminaLe ho usate anch'io!
RispondiEliminaPS: bello il nuovo look del blog!
RispondiEliminaGrazie Lella. Buona serata.
EliminaInteressante! Queste mancano alla mia raccolta di rimedi palliativi inseriti nella sezione"medicina alternativa” del mio blog. Se non ti scoccia prima o poi ne farò un post pure io.
RispondiEliminaBuona giornata un abbraccio
enrico
Le cose da scrivere sono tante.... spero di non aver messo qualche "stupidaggine". Verrò a vedere la tua medicina alternativa, ora ho trovato una farmacista omeopata molto competente e mi faccio seguire da lei, peccato che è molto lontana da Trieste. Buona giornata Enrico.
EliminaLe ho viste l'altro giorno per la prima volta al supermercato…
RispondiEliminaCinzia
Non so se vanno bene quelle del supermercato.... Ora le prendo in farmacia. Buon fine settimana con tanti click Cinzia. <3
EliminaInteressante il tuo post. Non avevo mai sentito parlare di queste bacche...
RispondiEliminaBellissima la tua grafica cara Ale, dolce e tenera come sempre.
Ci sarà un giorno per vederci io e te non credi? Fioredicollina aveva pochissimo tempo, si è fatto tutto in fretta. Buona serata cara e grazie per i tuoi commenti ^_^
Dicono che fanno bene.... iniziamo con un cucchiaio al giorno nello yogurt, poi vedremo!!! Certo è difficile riuscire a combinare più incontri, perchè tutti noi abbiamo i nostri tempi. Non ti preoccupare Saray , verrà anche quel giorno.... Ti abbraccio forte, grazie per le tue parole.
EliminaLe ho provate,non fanno...miracoli, ma forse l'importante è che male non facciano.
RispondiEliminaCiao
Cara Adriana, c'era il periodo dell'aloe, e poi vari integratori....
EliminaOra proviamo con le bacche, io mi sto curando con dei funghi (Micotherapy). Ciao. Buona serata.
Mai provate e post interessante.
RispondiEliminaSaluti a presto
In Tibet la sanno lunga! quanto amo questo Popolo!
RispondiEliminaUn abbraccio Ale!
Grazie Cavaliere per la tua visita.
EliminaCara Giglio, spero che le persone del Tibet possano curare corpo e mente.
Buona settimana.
Il tibet è stato invaso dalla Cina negli anni 50 ...
RispondiEliminaMi pare ingenuo credere che i cinesi non usino schifezze per coltivare questa nuova moda
Non so se le differenze di clima e di terreno lo permettono, ma mi piacerebbe coltivarne una pianta.
RispondiEliminaCiao Ale, sono passata da te per curiosare un po, e dato che sarà interessante tenerne una pianta, stò in campagna ed in campania, chissà se posso piantarle nella mia zona, come potrei informarmi?
RispondiEliminaTi saluto, e salutami Trieste che sono trentuno anni che non la vedo.
Non so se si possono coltivare in città. Sarebbe bello informarsi con qualche erborista di fiducia. Una buona settimana e grazie della visita. A presto.
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